Presentato ufficialmente oggi a Veronello, aiutato dal suo agente che traduceva dal greco, Antonios Natsouras ha espresso entusiasmo e soddisfazione per la nuova maglia: "Sono molto contento di essere al Chievo e ringrazio di cuore chi ha creduto in me e ha voluto portarmi qui. Da parte mia prometto che ce la metterò tutta per fare bene". All'esordio nel campionato italiano - per lui, prima dell'approdo in gialloblù, una parentesi al Torino dopo quattro stagioni al Veria, tre all'Iraklis Salonicco e una allo Ionikos Nikea - Natsouras rivela però di conoscere già il nostro calcio. E di esserne innamorato: "Lo seguo da sempre, conosco tutte le squadre e penso che sia uno dei campionati migliori al mondo, se non il migliore in assoluto ... Giocare in Italia è sempre stato il mio sogno, fin da quando ero un bambino". Se gli si chiede di descriversi dal punto di vista tecnico, lui risponde semplicemente così: "Sono un centrocampista difensivo. Ma, se necessario, sono pronto ad adattarmi alle esigenze della squadra e dell'allenatore". Qualcuno inevitabilmente lo punzecchia: nel suo ruolo potrebbe trovare della concorrenza ... "Nessun problema, anzi. Credo che la concorrenza in una squadra sia positiva: è uno stimolo a migliorarsi, per tutti". Il centrocampista nato venticinque anni fa vicino a Salonicco, nella regione chiamata Veria - il nome della squadra in cui ha debuttato - sarà il primo greco nella storia del Club gialloblù: "Questo è per me un motivo di orgoglio, ma anche una responsabilità: un stimolo in più per dare il massimo, per fare bene, sia per il mister che per la squadra". Ha scelto un numero curioso, il 55, ma il segreto è presto svelato: "E' il numero che portavo nella mia ex squadra, lo Ionikos". Qualcuno gli chiede: ma perchè proprio il ChievoVerona? E lui, senza un attimo d'esitazione: "L'ho scelto perchè è una squadra molto organizzata e che non lascia nulla al caso. Una squadra che si è conquistata un buon nome dopo aver lavorato benissimo in questi quattro anni di serie A".